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il cuore della magna grecia
Policoro
Policoro, l’antica Heraclea, sorge al centro del Golfo di Taranto, nelle vicinanze del fiume Agri, sulla fertile pianura di Metaponto e a pochissimi chilometri dal mare, nella profonda anima della costa ionica.
Il mare e l’archeologia, la natura incontaminata del Bosco Pantano, il profumo delle rinomate fragole e degli altri prodotti della terra, ma anche eventi coinvolgenti, non possono che motivare un viaggio nel poliedrico territorio di Policoro e della Magna Grecia, per una vacanza dalle diverse sfaccettature, all’insegna della continua riscoperta del passato.
Passato che ferve nel Museo Archeologico Nazionale della Siritide, proprio attiguo al Parco, nei cui pressi si trovano anche il Santuario di Demetra e il Tempio di Dioniso, del VII secolo a. C.. Come Metaponto, anche la città di Policoro si distingue come importante centro balneare della regione e della costa ionica, grazie anche ad un cospicuo numero di strutture ricettive e balneari di qualità, luogo ideale per una vacanza tra mare e cultura da non dimenticare!
In tal senso contribuisce anche il cospicui numero di eventi che interessa la zona, come il “Blues in Town Festival”, considerata la rassegna blues più importante del sud Italia, e “Meraviglie di Sabbia”, una vera e propria competizione tra artisti che realizzano sculture di sabbia alte fino a tre metri.
(fonte: APT basilicata)
Riserva Naturale Bosco Pantano
Si tratta di una zona naturale che fino alla riforma agraria era ricoperta da boschi di latifoglie sulla quale, in seguito, si cominciò a coltivare lasciando come testimone di questi splendidi boschi solamente un territorio che comprende circa 500 ettari. Situata a sud-ovest da Policoro mantiene un suo fascino per la presenza di bellissimi terreni e alberi molto rari per il tipo di clima caldo e secco del luogo. Piante e vegetazione come querce, olmi, ontani, frassini rendono ancora questo ambiente ricco e verde e offrono rifugio a una grande varietà di fauna come caprioli, lontre, cinghiali e martore.
Lungomare di Policoro
A soli 50 mt la vostra notte prende vita! Sul lungomare potrete impegnare le vostre serate in una romantica passeggiata, consumando un bel gelato, o intrattenendovi presso le diverse serate presenti in tutti gli stabilimenti.
Palazzo Baronale
Nasce nell’anno 1000 come casale fortificato modificandosi ed ampliandosi nei secoli successivi. L’edificio è posto su un’altura da cui si domina la piana sottostante fino alla marina. Sulla sinistra del castello vi è la settecentesca cappella con annessa canonica. Lungo il pendio i “casalini” che costituivano gli alloggi unifamiliari dei dipendenti della grande azienda feudale.
Giardini Murati
Parco – giardino per trascorrere gradevoli pomeriggi, magari leggendo un buon libro sdraiati sull’erba.
Porto Turistico
Moderno e attrezzato porto che vanta 750 posti barca distribuiti nel porto turistico e nella darsena privata , il cantiere nautico, servizi a terra e per il tempo libero.
Museo della Siritide e Scavi d’Ercole
Il museo, inaugurato nel 1969, è collocato all’interno del parco archeologico e mostra, attraverso il materiale recuperato, le varie fasi della presenza umana nella zona, dal neolitico fino alla romanizzazione della colonia greca di Herakleia. Recentemente riallestito il museo fornisce un completo percorso di tipo cronologico attraverso tutti i particolari periodi storici che l’area ha vissuto.
a pochi chilometri di distanza
Da visitare
Policoro si trova sulla costa Jonica lucana, a pochi chilometri da Matera, città Capitale Europea della Cultura 2019, ma anche da altri piccoli centri che meritano di essere visitati: Valsinni, Craco, Tursi e Aliano.
I Sassi di Matera e il Parco della Murgia
Visita dei Sassi di Matera, patrimonio UNESCO, delle chiese rupestri e romaniche, dei musei della città. A contatto con la natura tra villaggi neolitici e chiese rupestri affrescate si possono osservare le piante tipiche dell’ecosistema murgiano e l’uso che ne facevano i pastori. “Nelle grotte dei Sassi si cela la capitale dei contadini, il cuore nascosto della loro antica civiltà. Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza”.
Valsinni e il Parco Letterario “I. Morra”
Il paese, sorge, come sospeso tra mare e monti. E’ sovrastato dal massiccio Monte Coppolo, che conserva sulla cima i resti della città fortificata di Lagaria, fondata, secondo il mito da Epeo, costruttore del Cavallo di Troia.Il centro abitato è soggiogato alla mole del castello feudale dove si consumò la vicenda umana della poetessa Isabella Morra,uccisa dai fratelli a soli 25 anni di età, per una presunta relazione con un vicino feudatario. Riscoperta da Benedetto Croce, è oggi considerata una delle voci autentiche della poesia femminile del ‘500.
Craco città fantasma
Il borgo antico è attualmente disabitato, a causa di una frana che intorno agli anni ’70 ha costretto gli abitanti a trasferirsi nelle frazioni di Craco-Peschiera e Craco-Sant’Angelo. Nei dintorni del paese si può ammirare lo spettacolo offerto dai calanchi. Sono presenti anche molte sorgenti di acqua minerale.
Tursi e la Rabatana
Il paese è noto anche per aver dato i natali al famoso poeta Albino Pierro che con le sue opere, tradotte anche in più lingue, ha valorizzato la poesia dialettale .Nella Rabatana si possono ripercorrere le stradine dei ruderi del nucleo primordiale e visitare quel che resta delle umili abitazioni, spesso di un solo vano a pianterreno.
Aliano
Qui si potranno conoscere i luoghi ispiratori del Cristo si è fermato ad Eboli di Carlo Levi: Museo delle tele (opere grafiche dello scrittore), centro storico e casa di confino “Carlo Levi”, museo della civiltà contadina. La casa è esattamente la stessa di quando fu da lui lasciata nel 1936. VALSINNI a 25 minuti Terra della poetessa Isabella Morra. Sospesa fra il mare e i monti e lambita dalle acque del fiume Sinni, che ha qui il suo corso più stretto, incassato tra rupi scoscese, prima di allargarsi verso la marina.Domina e quasi soggioga il centro la mole del Castello dei Morra, intorno al quale si snodano in file concentriche e sovrapposte i vicoli del borgo antico, separati tra loro dai caratteristici “grafi”, paesaggi coperti a volta.